Anche questo, come quella della ricamatrice era una attività tipica di un periodo ormai passato in cui le ragazze da marito non potevano fare a meno del corredo, anche se di modeste condizioni economiche.
Difficile stabilire con esattezza il termine per indicare questo mestiere; molti lo chiamavano
"lavoro a tombolo" per la forma cilindrica del grosso cuscino sul quale le donne svolgevano un paziente ed attento lavoro.
Questo consisteva nel "cucire" e nell'intrecciare", inserendo tra tantissimi spilli, il cotone di vari colori.
Ovviamente seguivano le indicazioni del cliente.
Ma la gran prevalenza del lavoro veniva svolto per realizzare dei centri tavolo, delle grandi tovaglie e a volte anche dei copriletto.
Quasi sempre alla fine del lavoro vi era l'aggiunta di un orlo di completamento che poteva essere assimilato al ricamo già effettuato.
Le donne che si dedicavano al "tombolo" non erano poche, ma il loro guadagno era modestissimo, tanto da arrotondare le già scarse entrate del marito, occupato da lavori saltuari.
Il Tombolo è un merletto che si esegue avvalendosi di fuselli o tommarielli e con l’aiuto di spilli si segue un disegno fissato su un cuscino di paglia.
Il filo viene avvolto intorno ai fuselli e s’inizia la lavorazione!