26 settembre 2019

Girelle di sfoglia con crema e gocce di cioccolato




Questo dolce ci riporta alla nostra infanzia, 
 quando le nostre nonne ci deliziavano
 con merende calde e fatte in casa.
 Buone, per davvero!

 Ingredienti 5 porzioni

 1 rotolo di pasta sfoglia
 3 tuorli
 50 gr zucchero
 15 gr farina
 5 fecola di patate
 250 m latte intero
 1bacca di vaniglia (o vanillina)
 q.b gocce di cioccolato
q.b zucchero a velo

 Montare insieme i tuorli e lo zucchero.
 In seguito, aggiungere la farina e la fecola di patate, e continuare a mescolare.
 Unire quindi il latte caldo e portare il composto sul fuoco e mescolare fino a far addensare la crema. 
Coprire quindi con la pellicola da cucina e far freddare in frigorifero.
Tagliare verticalmente 5 strisce di sfoglia con un coltello.
 Cospargere di crema pasticcera e gocce di cioccolato extra-fondente le strisce.
Unire le estremità.
 Arrotolare ogni striscia dal basso verso l’alto.
 Spennellare le superfici delle girelle con un tuorlo e cuocere in forno a 180 gradi per circa 15/20 min.
Servire con zucchero a velo!

25 settembre 2019

ZUCCOTTO TIRAMISÙ




Ingredienti per il pan di spagna

 5 uova medie ( peso circa 55 g)
130 g di farina 00
30 g di fecola di patate ( sostituibile con pari farina 00)
 150 g di zucchero semolato
 buccia grattugiata di arancia, limone o vaniglia

 Ingredienti per la crema al mascarpone senza uova crude

 500 g di mascarpone
 200 ml di panna da montare
 80-100 g di zucchero a velo o fine
 1 cucchiaino di Marsala o estratto di vaniglia
 gocce di cioccolato q.b. a piacere
 5-6 savoiardi ( in alternativa residui di pan di spagna)

 Ingredienti per la bagna al caffè

 caffè ristretto una moka grande ( circa 70 ml)
 2 cucchiai di zucchero
100 ml di acqua

 Dopo aver preparato il pan di spagna fatelo raffreddare per bene prima di tagliarlo.

 Nel frattempo preparate la crema al mascarpone senza uova.

 Procedimento per la crema al mascarpone senza uova

 Montare la panna ben fredda di frigo e mettere da parte.
 In un’altra ciotola ammorbidire il mascarpone insieme allo zucchero con le fruste.
 Aggiungete il marsala, e mescolate delicatamente.
 Unite la panna al mascarpone molto delicatamente.
 La crema al mascarpone senza uova è pronta.
 Dopo aver preparato tutte le basi necessarie per il nostro zuccotto tiramisù procedete nell’assemblaggio.
 Composizione e farcitura dello zuccotto tiramisù
 Tagliate il pan di spagna in 3 dischi spessi:
 Due serviranno per ricoprire il fondo ed i lati dello zuccotto ed il terzo da base per chiuderlo. Foderate con una pellicola trasparente, uno stampo da zuccotto da circa 22 cm di diametro.
 Cercate di far fuoriuscire la pellicola in modo da facilitarne l’estrazione finale.
 Ricoprite con il pan di spagna tutto il fondo ed i bordi, 
tenendo il terzo disco da parte che vi servirà anche per la superficie


 Inzuppate con un pennellino per bene il pan di spagna.
 Aggiungete la crema al mascarpone al centro, ricoprite con gocce di cioccolato.
 Prendete dei savoiardi ed inzuppateli nella bagna, ponendoli al centro.
 Se avete dei ritagli di pan di spagna va bene anche quello.
 Aggiungete nuovamente la crema al mascarpone ed altre gocce di cioccolato e richiudete il tutto con il pan di spagna rimanente.
 Bagnate con un pennellino anche questa parte, pressate leggermente, chiudete con pellicola e fate riposare in frigorifero per circa 5-6 ore.


 Il mio consiglio è di prepararlo la sera prima e farlo riposare tutta la notte, sarà ancora più buono. Trascorso il tempo di riposo necessario occorrerà solo sformarlo eliminando la pellicola superiore, capovolgerlo su di un piatto da portata ed eliminare tutta l’altra pellicola.
Decorazione: Ricoprite tutta la superficie con panna o crema al mascarpone rimanente, aggiungete abbondante cacao amaro in superficie.
Lo zuccotto tiramisù è pronto per essere mangiato… conquisterete tutti.
 Conservatelo in frigorifero ben protetto al riparo da odori e consumatelo entro 2 giorni.

 Consigli:
 Potete sostituire il pan di spagna con i savoiardi se andate di fretta, il procedimento è uguale. Utilizzate del buon caffè per esaltarne tutti i sapori.

24 settembre 2019

Il biancomangiare alle mandorle




INGREDIENTI :
1 lt acqua
250 gr mandorla macinata normale o tostata (cioè spellata) o con buccia
220 gr zucchero
110 amido (o farina)
Buccia di limone o cannella

PROCEDIMENTO :
Pelare le mandorle, tritarle e metterle a macerare per almeno 10 minuti in un litro d'acqua.
Quindi filtrare il liquido con una pezzuola e riporlo in una pentola.
Aggiungere lo zucchero, l'amido e la buccia di limone e portare la soluzione a bollore,
mescolando continuamente per evitare che si attacchi sul fondo.
Appena inizia l'ebollizione spegnere i fornelli e versare il prodotto in degli stampi.
Una volta raffreddato. capovolgere il biancomangiare in un piatto di portata e
spolverizzare sopra mandorla tritata e cannella.

23 settembre 2019

La storia del Biancomangiare

 


Il Biancomangiare è un dolce candido, dal gusto delicato ma inconfondibile. 
Si tratta di una preparazione molto amata in Sicilia, ma non tutti sanno che è anche diffusa in altre parti d’Italia, da Nord a Sud. 
Sicuramente, viste le sue origini, in Sicilia si è radicata una tradizione più resistente, che ancora oggi celebra questo dolce e lo continua a preparare seguendo la ricetta originale. 
Conosciuto anche in francese come blanc-manger, in catalano menjar blanc o in passato blanche mangieri, balmagier, bramagére, in siciliano bbiancumanciari e in sardo papai biancu, deve questo nome al colore degli ingredienti principali. 
Si può, infatti, preparare con il latte vaccino, il latte di mandorla o le mandorle macinate. 
Anche in Turchia e in tutto il Medio Oriente si prepara il Bianco mangiare e lo si fa da tempi remoti. Scopriamo insieme la sua storia, che ci aiuta a comprendere meglio il motivo che l’ha portato a diventare un dolce iconico della Sicilia. 
 Il Bianco mangiare è tipico, in particolare, dell’antica contea di Modica e delle colline del Platani. 
La preparazione prevede l’uso del latte, mentre per quella modicana si usa il latte di mandorla. 
Nella variante delle colline del Platani vi è l’uso di amido di frumento e scorza di limone oltre alla bacca di vaniglia, così da avere un dolce più leggero vista la sostituzione della farina con l’amido di frumento e con un retrogusto di limone. 
La ricetta ragusana include anche il limone, la cannella e il miele ibleo. 
Oltre alla versione dolce vi sono anche alcune versioni salate. 

 Ingredienti 
½ litro di latte 
100 gr. di farina 00 
2 cucchiai di zucchero

 Procedimento In una casseruola versa il latte e lo zucchero. 
Metti sul fuoco a fiamma moderata. 
Aggiungi la farina un poco per volta a pioggia lentamente mentre continui a mescolare il latte con un cucchiaio di legno. 
Dopo circa 8/10 minuti il composto è solido togli dal fuoco e versa in 4 contenitori da budino. 
Metti in frigorifero per circa 15/20 minuti. 

18 settembre 2019

BISCOTTI INZUPPOSI -





I Biscottoni Inzupposi sono i biscotti perfetti per fare colazione, perché assorbono perfettamente il latte, restando morbidi e fragranti. Io li ho preparati in due versioni, semplici con lo zucchero e golosi con le Gocce di Cioccolato PANEANGELI. Questi biscotti si mantengono come appena sfornati fino a 2 mesi, se li conservate in un contenitore chiuso ermeticamente, grazie all’utilizzo del Lievito Istantaneo per Biscotti Ammoniaca per dolci PANEANGELI. Con questi biscotti da latte, prepararti con pochi e semplici ingredienti, non si sbaglia mai, andranno a ruba e li adoreranno tutti in famiglia, grandi e piccini! Vediamo adesso insieme come preparare i biscottoni inzupposi.

INGREDIENTI
3 uova
200 gr di zucchero
600 gr di farina
150 gr di olio di semi di girasole
80 gr di latte
1 bustina (9gr) di Lievito Istantaneo per Biscotti PANEANGELI (Ammoniaca per dolci)
Scorza grattugiata di mezzo limone
70 gr di Gocce di Cioccolato PANEANGELI
Zucchero bianco q.b.

12 settembre 2019

LIQUORE AL CIOCCOLATO




● INGREDIENTI ●

 1000 ml di latte intero
200 panna fresca (no carragenina) 
500 g di zucchero 
125 g di cacao amaro 
150 ml di alcool buongusto 95°

06 settembre 2019

PROFITTEROL GELATO




▼ INGREDIENTI ▼

 25/30 Bignè
 Per il Gelato 

 400ml di panna fresca
 250g di latte condensato 
1 cucchiaio di Estratto Vaniglia 
 Per la Ganache

 250ml di panna fresca
 200g di cioccolato fondente tritato
 Panna montata per decorare

04 settembre 2019

Dott. Giunta Antonino


Pubblichiamo la biografia di un pozzallese, 
tratta dal libro "Pozzallesi del XX secolo - 
cento nomi da non dimenticare" 
di Luigi Rogasi, che ringraziamo per la disponibilità. 
 Il personaggio di oggi è il


Dott. GIUNTA ANTONINO
(n. Rosolini, 29 maggio 1914, 
m. Pozzallo, 17 ottobre 1982)

Figlio di Luigi e di Agata Giunta, fin dalle Elementari si fece notare per la precoce intelligenza che lo avrebbe poi favorito negli studi: il suo desiderio di conoscere lo portava infatti ad approfondire tutte le discipline, grazie alla possibilità di poter consultare delle opere specifiche che diedero una buona accelerazione al suo sviluppo intellettuale. 
E, come tanti altri suoi coetanei, nei pomeriggi di relax era solito frequentare il Circolo 
“San Tarcisio”, l’Associazione Cattolica fondata dall’infaticabile don Ciccino Gugliotta che riuniva attorno a sé gruppi di giovani desiderosi di crescere assieme: un “circolo” che non era soltanto motivo di aggregazione ma, soprattutto, un punto di riferimento morale. D’altronde erano giovani guidati da un prete straordinario che li aiutava a socializzare, a fraternizzare, a colloquiare con gli altri, favorendo la nascita degli alti ideali verso i quali erano spinti da una vita basata sui grandi valori cristiani. 
Terminati gli studi superiori, Antonino Giunta raggiunse Bologna, dove frequentò la Facoltà di Medicina e Chirurgia, laureandosi a pieni voti nel 1937 e specializzandosi in Pediatria nel 1939. Nei primi anni post-laurea egli si stabilì, tuttavia, in una cittadina nei pressi di Bologna, dove esercitò la funzione di Medico Condotto, prestando anche la sua opera in un Centro per il recupero dei bambini affetti da poliomelite: 
fece comunque in tempo a rientrare in Sicilia prima dello Sbarco Alleato, ritornando in Emilia al termine del conflitto, senza tuttavia restarci molto, avendo deciso di stabilirsi a Pozzallo per esaudire il desiderio pressante dei suoi genitori. 
Riprese qui con entusiasmo la professione medica, considerata da lui come una vera missione: in breve tempo i suoi pazienti erano tuttavia aumentati, specialmente dopo l’assegnazione della “Cassa Marittima”. 
Non volendo però trascurare il suo impegno di pediatra, egli semplificò il problema dividendo gli assistiti in familiari e capi famiglia, trattenendo per sé questi ultimi ed affidando i primi 
ad un altro collega. 
Nel frattempo si rese anche conto che era arrivato il momento di crearsi una famiglia: 
il 29 settembre 1945, all’età di 31 anni, 
nella Cattedrale di Gela sposò infatti la N.D. Rosalia dei Marchesi Tedeschi-Rizzone, 
dalla cui unione sono nati nel tempo, 
Agata, Luigi, Gaetanella e Carmela. 
Alcuni anni dopo, la grave epidemia tifoidea che nell’estate del 1949 aveva sconvolto la nostra cittadina lo trovò in prima linea, affrontando l’emergenza in sintonia con gli altri colleghi, dimostrando soprattutto competenza e grande sensibilità: la grave situazione venne comunque risolta con l’impiego della Clomicetina, un medicinale inviato subito in piccole quantità per via aerea dai parenti emigrati in America: 
quelle più consistenti, furono acquistate invece con i fondi raccolti nelle principali piazze americane al termine delle Messe domenicali.
Grazie a questo farmaco, veramente prodigioso, collaudato nel corso di un’epidemia per la prima volta al mondo proprio a Pozzallo, 
il morbo venne debellato a fine agosto, riportando nelle famiglie la serenità perduta. 
Nel 1952, cominciò per lui la stagione politica, accettando di partecipare alle 
Elezioni Amministrative nelle quali 
fu eletto Consigliere Comunale, divenendo Sindaco nella prima seduta consiliare: 
conscio delle sue responsabilità, assunse l’impegno di risolvere i problemi urgenti e quelli rimasti insoluti, riproponendo la questione del “porto”, concretizzata poi nel 1955 con la posa della prima pietra alla presenza delle massime Autorità della Provincia e della Diocesi. 
Nel frattempo egli ebbe i primi importanti riconoscimenti per la sua attività civile e sociale: a cominciare dalla “Commenda dell’Ordine di San Gregorio Magno”, onorificenza conferitagli nel 1953 da S. Santità Pio XXII, seguita nel 1956 da quella “dell’Ordine al Merito della Repubblica”, concessagli dal Presidente Giovanni Gronchi. 
Nelle Amministrative del 1956, rieletto Consigliere Comunale e Sindaco, si dimise immediatamente da quest’ultima carica per motivi rimasti ignoti, che lo portarono comunque a rallentare il suo impegno politico attivo. 
Il dott. Giunta non era però abituato a mettersi da parte: avvertiva infatti il grande desiderio di restare accanto alla gente, dalla quale non aveva mai subìto delusioni. 
La nomina a Presidente della Pro-Loco, offertagli nel 1965 dall’E.P.T. di Ragusa, fu quindi la benvenuta perché gli avrebbe permesso di affrontare con maggiore autonomia i problemi legati al rilancio turistico di Pozzallo. Si circondò allora di collaboratori motivati, solerti ed operosi - con Santino Iozzia Segretario – miranti anche loro al futuro della nostra cittadina: persone che gli furono sempre accanto nell’ideazione e nell’organizzazione della “Sagra del Pesce”, 
la cui 1^ Edizione – datata 1967 – riuscì a convogliare a Pozzallo una fiumara di turisti che arrivarono dai vari centri della Provincia ed oltre, richiamati dalla pubblicità e dalla novità.
D’accordo fra l’altro con alcuni operatori economici americani, aveva cercato di creare i presupposti di un “villaggio turistico” da realizzare nella “Tavola del Re”, subito prima del Promontorio di Santa Maria del Focallo: lungaggini burocratiche ne scoraggiarono comunque l’opera che avrebbe potuto peraltro favorire i contatti con l’Isola dei Cavalieri. 
Nel 1966 era altresì riuscito a far attivare un servizio di aliscafi leggeri per la tratta 
Pozzallo-Malta e viceversa, interrotto però in attesa di tempi più maturi e di 
strutture più sicure.
Negli anni ’70, il dott. Giunta volle anche dare un suo concreto contributo nella costruzione della nuova Chiesa di San Paolo Apostolo, offrendo tre macine di granito del suo vecchio oleificio: 
una fu utilizzata per l’Altare, l’altra per il Tabernacolo e la terza per il Fonte Battesimale.
Con lui ebbero anche nuova visibilità le indimenticabili “feste da ballo”, organizzate annualmente alla Villa Comunale, che avevano contribuito in passato a fare di Pozzallo un punto di richiamo estivo: erano in fondo un’ulteriore occasione per fare conoscere meglio una cittadina frequentata sempre più da gente che affollava quotidianamente spiagge, gelaterie e, soprattutto il Corso Vittorio Veneto, brulicante e gioiosa passerella serale.
Esercitando inoltre una professione che lo metteva in contatto con i piccoli, volle creare una festa anche per loro, movimentando la vita delle famiglie interessate: d’accordo con i suoi collaboratori aveva infatti dato vita al Concorso “Bimbi alla ribalta”, riempiendo il cinema Giardino di genitori, nonni, parenti e curiosi che applaudivano festosamente damine, principesse e cavalieri in erba e regalando loro una serata che avrebbero ricordato nel tempo. 
Questi suoi mille impegni non gli fecero tuttavia trascurare una professione che gratificava peraltro la sua coscienza di medico: oltre ad essere un pediatra scrupoloso, fu soprattutto affabile con i genitori che affidavano fiduciosi alla sua opera problemi timori e speranze. 
Purtroppo si spense per attacco cardiaco a soli 68 anni, la sera del 17 ottobre del 1982: egli era appena tornato dalla cerimonia che aveva dato il via alla ripresa dei lavori che riguardavano la nuova struttura portuale, per la cui realizzazione si era adoperato fin dalla sua prima elezione a Sindaco. La cittadinanza, attonita per la sua repentina scomparsa, partecipò commossa al rito funebre a testimonianza della stima che lo aveva accompagnato lungo il suo percorso terreno.
Stima guadagnata sempre sul campo e non dovuta, quindi, al censo ed al nome che portava: perché il dott. Giunta godeva di un meritato rispetto generale, che ricambiava a sua volta verso gli altri. 
Egli sapeva inoltre ascoltare: amico di tutti, era portavoce di valori che riaffioravano spesso, mettenone in evidenza la nobiltà d’animo, la generosità, la coerenza, la lealtà e la fora interiore. 
Non ultimo, l’amore per una città alla quale aveva dedicato passione e disponibilità, impegno civile e senso civico: qualità, le sue, che hanno lasciato un segno che alimenterà nel tempo il ricordo di un personaggio legato alla terra della quale era stato per molti anni protagonista. 
Un nome affidato peraltro alla memoria di quanti lo hanno conosciuto, amato ed apprezzato: ma, soprattutto, era un figlio della nostra gente, che aveva saputo offrire il meglio ad una società che più volte egli aveva rappresentato. 
Una società della quale egli aveva saputo cogliere lo spirito di una vocazione turistica che era stata al centro di un impegno senza fine.

TORTA FREDDA YOGURT & ANANAS




Facciamo una Torta Fredda allo Yogurt e Ananas con una ricetta facile veloce e senza cottura,
 un dolce fresco e goloso perfetto per l'estate

Biagia - Silvana ❤ La Storia di Pozzallo_3 Silvana La Pira_3

                         - Silvana La Pira -

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