29 novembre 2017

" Spiaggia Marina Grande "



- Capri - 

Marina Grande è il primo approccio con Capri 
per chiunque arrivi sull'isola. 
Qui si trova l'unico porto di 
dove attraccano aliscafi e traghetti.
All'estremità iniziale della banchina ci sono gli uffici dell'Azienda Autonoma di Soggiorno e Turismo, dove chiedere qualsiasi tipo d'informazione, 
gli imbarchi per il giro dell'isola e la Capitaneria di Porto. 
Alle spalle di questo palazzo ci sono le biglietterie di tutte le compagnie di navigazione, 
degli autobus, della Funicolare.
Poco distante si trovano anche la spiaggia pubblica di Marina Grande, la più grande dell'isola di Capri e, d'estate, l'imbarco per il gozzo che porta alla zona di Palazzo a Mare.
Andando a sinistra c'è Piazza Vittoria e la stazione della Funicolare, il posteggio dei taxi, il giornalaio, la farmacia, vari bar, ristoranti e negozi di prodotti tipici.
Procedendo per via Cristoforo Colombo si raggiunge il porto turistico dedicato a chi raggiunge l'Isola di Capri con la propria imbarcazione.


Marina Grande è il borgo marinaro dell'Isola di Capri e punto di sbarco per ogni collegamento marittimo tra Capri e le altre località 
del Golfo di Napoli. 
Gli aliscafi e i traghetti attraccano sui moli del porto commerciale, 
al termine del quale si trovano le biglietterie degli autobus e della funicolare per raggiungere la piazzetta, gli uffici della Capitaneria di Porto e quelli dell'Azienda Autonoma
 di Soggiorno e Turismo, dove chiedere 
qualsiasi tipo d'informazione. 
Poco distante dal molo ci sono la spiaggia pubblica di Marina Grande, 
la più grande dell'Isola di Capri, 
e alcuni stabilimenti balneari. 
Vicino alle biglietterie dei collegamenti marittimi si trova anche l'imbarco per il gozzo che permette di raggiungere in pochi minuti la spiaggia di Palazzo a Mare.

" Marina Piccola "


- Capri -


La baia di Marina Piccola è il posto giusto dove dirigersi se cercate una spiaggia con vista sui Faraglioni. Marina Piccola si trova sul versante sud dell'isola, protetta alle spalle da una ripida parete di roccia: per questo è un posto sempre caldo e poco ventilato. E' un luogo dove anche nelle giornate d'inverno più fredde è sempre piacevole stendersi a prendere il sole, tant'è che molti capresi hanno l'abitudine di fare il bagno a Marina Piccola tutto l'anno


" Grotta Azzurra "

- Capri -


Sali su una barchetta a remi, stenditi, lasciati trascinare dal marinaio sotto un arco d'ingresso alto solo un metro. All'inizio vedi solo buio, poi all'improvviso tutto si colorerà di riflessi azzurri e trasparenti mentre tra le pareti di pietra rimbalza l'eco di canzoni napoletane. Sei nella Grotta Azzurra. Le foto che vedete in questa pagina non sono modificate: dentro l'acqua è esattamente così, azzurro trasparente dai riflessi argentei. Non sembra di galleggiare, ma di volare sospesi nel cielo. Almeno una volta nella vita bisogna entrarci per capire perché questa è l'attrazione più famosa di Capri. La storia della Grotta Azzurra In epoca romana, ai tempi di Tiberio, la Grotta era utilizzata come ninfeo marino: le statue ritrovate a suo interno oggi sono custodite alla Casa Rossa ad Anacapri. Per molti anni la Grotta Azzurra non venne più visitata e, anzi, era temuta dai marinai locali perché le leggende popolari la descrivevano come un luogo infestato dagli spiriti e dai demoni. Un giorno del 1826 però il pescatore locale Angelo Ferraro accompagnò lo scrittore tedesco August Kopische il pittore Ernst Fries a visitarla. I due raccontarono delle meraviglia della Grotta Azzura e da allora divenne tappa fissa di ogni viaggio a Capri Tragara è uno dei posti più suggestivi e panoramici di Capri. Durante il periodo invernale si può ammirate il tramonto del sole come dimostrano le foto presenti in questa pagina. Si consiglia di passeggiare lungo la strada pedonale di Tragara che conduce all'omonimo Belvedere ed ai sottostanti Faraglioni. Il ricordo della colonizzazione greca sopravvive nel suo toponimo che significa "recinto o chiuso delle capre". Dall'attuale villa La Certosella aveva inizio l'imponente complesso residenziale romano del quale resta solo il pavimento in marmo ricomposto nella Cappella del Rosario della ex Cattedrale di S. Stefano.



" Tramonto al Belvedere di Tragara "


  - Capri -


Tragara è uno dei posti più suggestivi e panoramici di Capri. 
Durante il periodo invernale si può ammirate il tramonto del sole come dimostrano le foto presenti in questa pagina. 
Si consiglia di passeggiare lungo la strada pedonale di Tragara che conduce all'omonimo Belvedere ed ai sottostanti Faraglioni. 
Il ricordo della colonizzazione greca sopravvive nel suo toponimo che significa
"recinto o chiuso delle capre". 
Dall'attuale villa La Certosella aveva inizio l'imponente complesso residenziale romano del quale resta solo il pavimento in marmo
 ricomposto nella Cappella del Rosario della ex Cattedrale di S. Stefano.



28 novembre 2017

" Vista Faraglioni "

- Capri -


Pensa un attimo a Capri. 
La prima immagine che ti viene in mente è sicuramente quella dei Faraglioni:
 tre picchi di roccia che si alzano dal mare a pochi metri dalla costa. 
Ogni Faraglione ha un nome: il primo 
unito alla terra si chiama Stella,
 il secondo, separato dal primo 
per un tratto di mare, 
Faraglione di Mezzo ed il 
terzo Faraglione di Fuori o Scopolo,
 ossia capo o promontorio sul mare. 
 Stella, Scopolo, faraglione di Mezzo, 
sono i nomi dei tre affascinanti spuntoni rocciosi,
 dalla mole imponente e dalle forme singolari, cartolina nota in tutto il mondo, 
che completano il panorama di Capri e si immergono nel mare blu più profondo. 
 I faraglioni hanno sempre stimolato
la fantasia e prodotto miti e leggende,
 tanto che anche Virgilio li citò nell'Eneide 
legandoli al mito delle Sirene. 
Il faraglione Stella è legato alla terraferma ed è caratterizzato da spettacolari spruzzi prodotti col mare mosso da una fessura subacquea 
vicina alla sua estremità, 
mentre quando il mare è calmo, questa stessa produce meravigliosi effetti cromatici
 con tonalità cangianti di azzurro. 
Lo Scopolo, invece, è singolare per la presenza della lucertola azzurra che vive solo lì.
 A completare il paesaggio, oltre alla particolare profondità del mare in quel punto, sono le correnti che rendono il mare particolarmente violento intorno ai faraglioni e li circondano di spruzzi e colori differenti quasi a renderli ancora più affascinanti e misteriosi.

" Capo D'orlando "


- Messina - 


(Capu d'Urlannu in siciliano) è un comune italiano di 13 263 abitanti
 della provincia di Messina in Sicilia.
 Centro a prevalente vocazione turistica e commerciale del comprensorio dei Nebrodi,
del quale è uno dei poli, insieme a Patti e Sant'Agata di Militello,
 è nato come borgo di pescatori. 
Originariamente frazione di Naso, il paese ha raggiunto l'autonomia il 27 settembre 1925, 
dopo uno sviluppo legato principalmente all'attività dei pescatori.
 È sede di attività artistiche (pinacoteca comunale, museo Villa Piccolo, 
Castello Bastione)
 ed archeologiche (Terme di Bagnoli)

" Visitare la Basilica di San Marco "


- Venezia -


La Basilica di San Marco, la '’’Basilica d’oro’’’, 
è nata come la cappella ducale, 
la chiesa privata del Doge.
 Gli impressionanti mosaici che ricoprono ogni parte delle pareti interne,
sono eseguiti in tessere d’oro che si producevano espressamente a Murano
 con pregata foglia d’oro a 24 carati.

" Giro in gondola "


- Venezia -


Venezia romantica significa un giro per i canali veneziani nell'imbarcazione più conosciuta al mondo e simbolo di Venezia stessa: 
la sua Gondola. 
Si possono così vedere angoli della città che diversamente non si vedrebbero e rimanere nel silenzio dei canali sentendo solo il remo che sigola (cigola) nella Forcola. 
Essere romantici o legati alle tradizioni non significa essere poco attenti.

" Passeggiare in Piazza San Marco "

- Venezia -


Dal fondo della Piazza San Marco, il punto più stretto e più lontano dalla Basilica di San Marco, si ha uno sguardo d’insieme che comprende, da destra a sinistra, le Procuratie Vecchie con la Torre dell’Orologio al termine, la Piazzetta dei Leoncini, sui quali ogni turista cerca di strappare un’immagine particolare, la maestosa Basilica di San Marco, il Campanile, detto ‘’el paron de casa’’, per terminare con le Procuratie Nuove, la cui costruzione terminò nel 1640 ad opera di Baldassare Longhena che portò a termine il lavoro iniziato da Vincenzo Scamozzi. Camminare lungo i porticati delle Procuratie ci porta in un istante ai fasti della Venezia Serenissima, con i negozi colmi di ogni mercanzia, come lo era nel 1500.

27 novembre 2017

Isola delle Femmine




Isola Delle Femmine è un antico borgo marinaro
 meta di turisti italiani e stranieri.
 Isola delle Femmine è il posto ideale per trascorrere le tue vacanze.
Potrai scegliere la particolare bellezza delle sue spiagge di sabbia che rendono l'acqua di un turchese vivo o la scogliera ricca d'insenature. 
Avrai a disposizione la spiaggia libera,
 il classico lido o una 
delle numerose piattaforme di legno 
sospese sugli scogli adibite a solarium con bar.
 La sera, magari dopo una cena a base di pesce consumata nei numerosi (e famosi) ristoranti, potrai optare per una rilassante
 passeggiata per le banchine del porto, 
proseguire la serata in uno dei molti lidi 
che la sera si trasformano
 in disco pub o scegliere le vicine discoteche.
 Di giorno Inoltre, è anche superfluo dirlo,
potrete anche dedicarvi alle molteplici 
attività acquatiche come: 
windsurf, immersioni subacquee, escursioni in barca, pesca sportiva, pesca turismo o fare una visita alla riserva marina a bordo di un catamarano fornito di vetri nel fondo 
che permettono
 di ammirare i meravigliosi fondali. 
Potremmo dire ancora molto, ma non riusciremmo mai a trasmettervi tutta l'emozione che si prova visitando questa meraviglia 
della natura.

" Stretto di Messina "




Lo stretto di Messina (localmente u Strittu) chiamato nell'antichità stretto di Scilla e Cariddi, stretto di Scilla e Fretum Siculum, in epoca tardo-medievale e moderna faro di Messina,
è un braccio di mare che collega il mar Tirreno con il mar Ionio e che, separando le due città di Messina e Reggio con le rispettive aree urbane, separa la Sicilia dalla Calabria,
 dunque dall'Italia peninsulare e dal continente.
 Nel tratto più stretto (a nord) è largo circa 3,2 k

" Isola Bella "


Veduta dell'isola bella a Taormina, 


 A coniare il suo nome fu il barone tedesco Wilhelm von Gloeden
che la fece conoscere in tutto il mondo .
Chiamata anche la "perla del Mediterraneo ,
quest'isola è posizionata lungo la costa taorminese e, assieme al teatro greco , rappresenta il simbolo di 
questo comune siciliano. 
Davvero pittoresco e suggestivo ,
ancora oggi l'isolotto mantiene 
intatto il suo fascino
L’Isola Bella è il famosissimo e 
suggestivo isolotto,
ricoperto da una rigogliosa vegetazione, 
che si trova a pochi metri 
dalla spiaggia di Taormina. 
Una sottile striscia di sabbia la collega alla terra ferma e pertanto la si può raggiunge agevolmente a piedi percorrendo questa bretella naturale che affiora e scompare 
secondo i capricci delle correnti e delle maree.>
Lampedusa (Lampidusa in siciliano) è 
un'isola dell'Italia appartenente 
all'arcipelago delle isole Pelagie, in Sicilia. 
È la più estesa dell'arcipelago delle Pelagie
nel mar Mediterraneo e fa parte della 
provincia di Agrigento.
Amministrativamente forma assieme a Linosa il comune di Lampedusa e Linosa
(di cui è la sede municipale), 
che conta 6.304 abitanti complessivi. 
Con una superficie di 20,2 km², è la quinta per estensione delle isole siciliane.
In antichità il suo nome era Lopadùsa 
(??pad??ssa in greco)> 
Le Isole Eolie (Ìsuli Eoli in siciliano), 
dette anche Isole Lipari,
sono un arcipelago dell'Italia appartenente all'arco Eoliano, in Sicilia. 
L'arcipelago, di origine vulcanica, è situato nel Mar Tirreno, a nord della costa siciliana. Comprendono due vulcani attivi, 
Stromboli e Vulcano, 
oltre a vari fenomeni di vulcanismo secondario. 
Amministrativamente compreso nella 
provincia di Messina, 
l'arcipelago è una destinazione turistica 
sempre più popolare:
le isole, infatti, attraggono fino a 200.000 visitatori annuali [senza fonte].> 
Sospesa tra mare e rocce su un terrazzo 
del Monte Tauro, 
Taormina offre viste mozzafiato sulla costa sottostante, dove baie rocciose si alternano a spiagge, lambite da un mare cristallino.
Sempre dalla splendida terrazza naturale si gode di una vista diretta sul Monte Etna, 
il più grande vulcano in Europa tuttora attivo.
Al tramonto, uno scintillio di luci rischiara Capo Taormina – la marina della città – 
rendendo la baia dei Giardini di Naxos uno degli scorci più belli e suggestivi al mondo.
Affaccia sul mar Ionio, Taormina, grazie ad una posizione privilegiata ed alla sua storia secolare è divenuta centro culturale e turistico 
di grande rilevanza.

" Lampedusa "



  -  Agrigento -


Lampedusa (Lampidusa in siciliano) è un'isola dell'Italia appartenente
all'arcipelago delle isole Pelagie, in Sicilia]. 
È la più estesa dell'arcipelago delle Pelagie 
nel mar Mediterraneo
e fa parte della provincia di Agrigento. 
Amministrativamente forma assieme a Linosa il comune di Lampedusa e Linosa 
(di cui è la sede municipale), che conta 6.304 abitanti complessivi. 
Con una superficie di 20,2 km², è la quinta per estensione delle isole siciliane.
 In antichità il suo nome era Lopadùsa 
(??pad??ssa in greco)
La città si affaccia al mare unicamente dal lato meridionale tramite un lungo sperone
(detto Coda di Volpe ) 
della rupe bianca di Cammordino. 
Ad est s’innalza il monte Kronio alto 386 metri, alle cui falde scaturiscono, per un percorso di circa sei chilometri, le famose acque termali; a nord la cittadina è protetta pure qui dalla collina calcarea di San Calogero (o Monte Kronio), noto per la sua enorme basilica sul punto più alto della collina, per le sue stufe dalle proprietà terapeutiche e per le sue grotte; ad ovest il paesaggio si interrompe nel Capo San Marco, capo rinominato per la sua bellissima spiaggia e che dà le spalle alle coste africane. Attraversano il terreno saccense i fiumi Verdura e Foce di Mezzo (che sfocia in contrada da Foggia) 
È situata a forma di anfiteatro sul mare a mezzogiorno della Sicilia, di fronte all'isola di Pantelleria e Tunisi, a metà strada tra le rovine di Selinunte, Eraclea Minoa, ed Agrigento.

" Sciacca "


  - Agrigento -



La città si affaccia al mare unicamente 
dal lato meridionale 
tramite un lungo sperone (detto Coda di Volpe ) della rupe bianca di Cammordino. 
Ad est s’innalza il monte Kronio alto 386 metri, alle cui falde scaturiscono, per un percorso di circa sei chilometri, le famose acque termali; a nord la cittadina è protetta pure qui dalla collina calcarea di San Calogero (o Monte Kronio), noto per la sua enorme basilica sul punto più alto della collina, per le sue stufe 
dalle proprietà terapeutiche e per le sue grotte; 
ad ovest il paesaggio si interrompe nel Capo San Marco, capo rinominato per la sua bellissima spiaggia e che dà le spalle alle coste africane. 
Attraversano il terreno saccense i fiumi Verdura e Foce di Mezzo
(che sfocia in contrada da Foggia) 
È situata a forma di anfiteatro sul mare a mezzogiorno della Sicilia, di fronte all'isola di Pantelleria e Tunisi, a metà strada tra le rovine di Selinunte, Eraclea Minoa, ed Agrigento.

" Veduta da Taormina "


 - Messina -    


Sospesa tra mare e rocce su un terrazzo del Monte Tauro, 
Taormina offre viste mozzafiato sulla costa sottostante, dove baie rocciose si alternano a spiagge, lambite da un mare cristallino.
 Sempre dalla splendida terrazza naturale si gode di una vista diretta sul Monte Etna, il più grande vulcano in Europa tuttora attivo.
 Al tramonto, uno scintillio di luci rischiara Capo Taormina – la marina della città – rendendo la baia dei Giardini di Naxos uno degli scorci più belli e suggestivi al mondo. 
Affaccia sul mar Ionio, Taormina,
 grazie ad una posizione privilegiata ed alla sua storia secolare è divenuta
 centro culturale e turistico di grande rilevanza.


26 novembre 2017

" Attraversare il Ponte di Rialto ed il Ponte dell'Accademia "


Ponte di Rialto
Venezia



Rialto era il centro commerciale della città ed il suo ponte unisce le due rive del Canal Grande almeno dal 1180, anche se in quel caso era solo un ponte di barche, ma dal 1592 la sua attuale struttura non è cambiata. La prospettiva che si ammira da una parte e dall'altra dei parapetti centrali del Ponte di Rialto è sicuramente la più fotografata. Non da meno per il Ponte dell'Accademia dal quale si può ammirare la Punta della Dogana dove anticamente veniva tirata una grossa catena per impedire l'accesso delle navi durante la notte.


Ponte dell'Accademia 
Venezia


Il ponte dell'Accademia è il più meridionale dei quattro ponti di Venezia che 
attraversano il Canal Grande.
Collega San Vidal all'ex Chiesa di 
Santa Maria della Carità.
Nei diciotto anni dell'ultima dominazione austriaca (1848-1866) fu compiuta la più importante innovazione urbanistica di Venezia. 
Il Ponte di Rialto era stato per trecento anni l'unico punto di attraversamento pedonale sul Canal Grande: proprio in quegli anni si sentì l'esigenza di due ulteriori attraversamenti, uno in corrispondenza della 
nuova stazione ferroviaria,
l'altro verso sud, all'estremità 
opposta del canale. 
Il ponte iniziò dopo alcuni anni a presentare problemi statici, per la debolezza di alcuni punti della struttura, e nel periodo fascista 
presentava ormai preoccupanti segni 
di deperimento e corrosione. 
Nell'attesa della costruzione di un nuovo ponte in pietra, per il quale era stato indetto un concorso nazionale vinto dal progetto di Duilio Torres (architetto) e Ottorino Bisazza (ingegnere), venne costruito in soli 37 giorni un ponte provvisorio in legno progettato da Eugenio Miozzi (1889-1979), che venne aperto al pubblico il 15 febbraio 1933 e che 
non è stato più sostituito. 
All'epoca dell'inaugurazione, era il più grande ponte ad arco in legno di tutta Europa. 
Il legno del ponte ha bisogno tuttavia di una manutenzione continua e molto costosa. 
Nel 1986 è stata necessaria la totale sostituzione degli elementi in legno, con l'inserimento di archi metallici in grado di reggere meglio 
la struttura.
Per questi motivi, in varie occasioni si è presa in considerazione la possibilità di sostituirlo, realizzando il ponte definitivo sul progetto vincitore di Torres e Bisazza, che però non ha ancora trovato attuazione.

" Visitare Murano e Burano "



Le casette colorate sono il segno distintivo dell’isola di Burano. Sono l’attrazione che spinge le persone a visitarla e anche il ricordo che più resta impresso quando si lascia l’isola. 
La leggenda vuole che in passato i pescatori avessero colorato le loro case per differenziarle le une dalle altre e poter riconoscere 
la propria anche da lontano, 
ritornando dal mare dopo la pesca.

La leggenda del merletto di Burano

La lavorazione del Merletto è una delle attività secolari dell’isola. La leggenda racconta di un pescatore promesso sposo che riuscì a resistere al richiamo delle sirene. La regina delle sirene, rimasta impressionata dalla fedeltà dell’uomo gli regalo un velo nuziale fatto con la schiuma del mare. Quando la sposa indossò il velo, la sua bellezza era tale che tutte le donne dell’isola, invidiose del dono fatto al marito dalle sirene, provarono ad imitarlo utilizzando ago e filo. 
Fu così che sull’isola iniziò la 
tradizionale lavorazione del Merletto.



Le casette colorate sono il segno distintivo dell’isola di Burano. Sono l’attrazione che spinge le persone a visitarla e anche il ricordo che più resta impresso quando si lascia l’isola. 
La leggenda vuole che in passato i pescatori avessero colorato le loro case per differenziarle le une dalle altre e poter riconoscere 
la propria anche da lontano, 
ritornando dal mare dopo la pesca.


Il tempo di solito è tiranno, ma chi ne avesse l'opportunità, deve andare a visitare almeno le due isole principali della Laguna veneta. Murano conosciuta internazionalmente come l'isola del vetro offre al visitatore attento anche una dimostrazione della millenaria lavorazione del vetro e chi volesse può Prenotare visita alla fornace. La sua storia, indissolubile da quella di Venezia, porta ancora i segni nella romanica Basilica dei Santi Maria e Donato ed i suoi magnifici Mosaici Medievali. Burano invece è la patria del Merletto. Con le sue case colorate con colori sgargianti,blu, gialle, arancio, rosse, sono una vera delizia per gli occhi e per apparecchi fotografici. La vicina Torcello, con la Cattedrale dell'Assunta ed allo splendido Museo di Torcello, apre ancora di più il panorama storico sulla città lagunare, 
gettando uno sguardo nella Laguna ai tempi 
dei romani. 

Il vetro veneziano è sodico, come nell’antica tradizione mediterranea. Significa che alla silice, che è una sabbia destinata a diventare vetro mediante fusione, si aggiunge la soda per consentire la fusione a temperature minori. La potassa, alternativa alla soda, tipica dei paesi nordici, genera un vetro brillante idoneo alla molatura e all’incisione (come il vetro piombico inglese), ma non alle complesse lavorazioni a caldo, tipicamente veneziane. La miscelazione delle materie prime avviene la sera, alla fine dell’orario di lavoro, e la preparazione del materiale dura tutta la notte: alle due materie prime fondamentali si aggiungono lo stabilizzante (come il carbonato di calcio), i decoloranti o i coloranti, ed eventualmente gli opacizzanti. Il forno a riverbero fonde le materie prime alla temperatura di circa 1.400° e i vetrai alla mattina trovano il materiale fuso, pronto per la modellazione. La pasta di vetro rimane duttile fino alla temperatura di 500°. Il gruppo di lavoro è costituito dalla piazza, composta da serventi e garzoni, che viene coordinata dal maestro. L’opera può essere, poi, rifinita a freddo da esperti molatori che procedono alla levigatura o ad altre rifiniture; l’incisione figurativa è eseguita in laboratori indipendenti, dove operano decoratori altamente specializzati. Se la decorazione prevista è lo smalto, l’oggetto passa in un laboratorio specifico nel quale vengono eseguite la pittura e la ricottura dello smalto.



" Viaggio in Vaporetto in "...

Canal Grande Venezia 


Un turista a Venezia riesce ad immaginarsi 
la città solo dopo aver percorso la via principale; il Canal Grande. I grandi palazzi che si rispecchiano sulle sue rive, le chiese maestose ed alcuni degli importanti musei della città, accompagnano il corso d’acqua, che anticamente si pensa sia stato il letto di un fiume che sfociava nell’Adriatico, attraversando tutta la 
città lagunare, eseguendo un percorso tortuoso, a forma di esse rovesciata. L’incantesimo sta proprio nell’immaginare come gli antichi veneziani possano aver costruito questa meraviglia, un percorso immerso nelle acque salmastre, innalzando dei palazzi altissimi, uno accostato all'altro senza soluzione di continuità, pensati ed ideati dai maggiori architetti di tutti i tempi dal XIV al XIX secolo, in un ambiente che altrimenti sarebbe stato inospitale ed insalubre.



Biagia - Silvana ❤ La Storia di Pozzallo_3 Silvana La Pira_3

                         - Silvana La Pira -

anticamacina

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