05 dicembre 2019

- Firraru -



Firraru,
fabbro, (mastru per eccellenza), chi principalmente forgiava i ferri per gli zoccoli dei cavalli, dei muli e degli asini.
Il fabbro batteva il ferro arroventato sull’incudine in modo quasi ritmato e meccanico.
 Il ferro rovente perdeva la sua durezza e sotto i colpi del martello si poteva modellare, per creare ferri di cavallo ed anche arnesi e utensili per i lavori di campagna: zappe, falci, ecc., fino ad arrivare agli arabeschi per carretti, inferriate e cancelli.
Erano in pochi ad occuparsi solo di ferratura e medicazione di cavalli (maniscàlcu).
Al ferraio si rivolgevano non solo i contadini, i pastori o le massaie, ma anche gli altri artigiani per completare le loro opere o per la manutenzione dei loro strumenti di lavoro.
 Un particolare tipi di fabbro era 'u ramaturi, che si faceva carico di preparare le boccole, 'i vìsciuli, che sono delle scatole metalliche a forma di tronco di cono, che vanno incastrate nei mozzi delle ruote, realizzate con una lega speciale, composta da 78 parti di rame e 22 di stagno

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