Il cantastorie-
U cantastori arrivava di solito in primavera- estate e si piazzava vicino Palazzo Musso lato Torre Cabrera.
Non era mai solo l accompagnava un assistente che collaborava suonando il tamburo per avvisare la popolazione che di li a poco avrebbe avuto inizio lo spettacolo.
I cunta riguardavano in genere avvenimenti tragici avvenuti in Sicilia.
Sistemato il cartellone di legno reso stabile da un pesante piedistallo per difenderlo da improvvise folate di vento..
Nel cartellone c era abbastanza spazio per contenere numerosi quadretti ad olio o ad acquarello raffiguranti le scene i cui personaggi erano stati deliniati poco prima.
Si trattava di fatti realmente accaduti ingigantiti dalla fantasia popolare il finale doveva avere una morale e doveva interpretare i gusti del pubblico.
L ultimo rullio di tamburi avvertiva che lo spettacolo stava per iniziare mentre la gente si stringeva a semicerchio apprestandosi a seguire nel silenzio assoluto.
Le sue parole erano talmente dure aspre o dolci da influenzare gli spettatori che si schieravano già pro o contro esternando sentimenti di pietà o di rabbia arrivando addirittura a battere le mani quando giustizia era fatta.
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