Maniscalco al lavoro
ferratura del cavallo e degli altri equini domestici (asino e mulo).
L'etimologia della
parola è strettamente
legata a quella di maresciallo (come dimostra anche la vecchia variante sininimica mariscalco),
dalla radice mare (in inglese, giumenta) e dalla radice shall (dovere, responsabilità); interpretazioni più accreditate indicano l'origine della parola inglese marshal dall'antico germanico marah (cavallo) e schalh (servo), indicando quindi colui che si occupa/che è responsabile/che si prende cura dei cavalli, parola che poi si è diffusa in europa.
Storicamente, l'arte del maniscalco si sovrapponeva in parte a quella del fabbro; i ferri venivano infatti forgiati al momento, e su misura, secondo le necessità dei cavalli. Attualmente l'ampia disponibilità commerciale di ferri di cavallo già pronti rende inutile il loro confezionamento, ma è comunque richiesta una certa competenza nella lavorazione del ferro per i necessari adattamenti che vengono attuati a freddo o a caldo con i tradizionali attrezzi del fabbro (fucina, incudine, mazza).
L'atto dell'adattamento e dell'applicazione del ferro non esaurisce il compito del maniscalco; infatti, un'importante fase della ferratura è il pareggio, che consiste nell'asportazione dell'eccessiva crescita delle varie parti dello zoccolo rivolte verso il suolo
(muraglia, fettone, suola, barre).
Recentemente, a seguito del diffondersi anche in Italia
del barefoot movement, l'arte della mascalcia ha trovato un nuovo impulso; nel cavallo scalzo, infatti, il pareggio ha una particolare importanza e richiede l'apprendimento di nuove tecniche. Inoltre, l'uso del cavallo scalzo richiede che il maniscalco sia anche preparato a un'attività professionale del tutto nuova, l'adattamento delle scarpette usate nel periodo di transizione (il periodo che intercorre fra la sferratura e la completa riabilitazione dello zoccolo, della durata di alcuni mesi),
durante il quale gli zoccoli
(in genere, solo gli anteriori) richiedono una certa protezione per evitare al cavallo
qualsiasi disagio
sui terreni difficili.
Il maniscalco collabora strettamente, nel suo lavoro, con il proprietario
(che gli fornisce tutte le informazioni sull'uso abituale del cavallo, su eventuali esigenze particolari, su eventuali problemi dell'andatura) e con il veterinario (con il quale concorda gli accorgimenti opportuni in caso di patologie della zampa o delle articolazioni degli arti).
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