LILLOVE SUMMER 2020 Pozzallo.
di Gianni Scala
&
Sapienza Giuseppe
Pozzallo.
"Signora, mi scusi, ma qui non siamo al lido Enrique?" chiese
un'avvenente bagnante passandosi l'indice della mano destra sulle
labbra rosso vermiglio.
"Certo che sì" rispose, sorridendole, la Signora bionda somigliante ad
Anna Oxa.
"Mi scusi se insisto. Ma cos'è allora questo LILLOVE" continuò la
bagnante incuriosita da una frase scritta sopra la pedana.
"È l'amore che tutti noi portiamo per nostro zio Lillo" rispose,
spostandosi una ciocca di capelli, la donna somigliante alla Oxa.
A Pozzallo un noto Lido sulla spiaggia Pietre Nere a due passi dalla
Torre Cabrera è stato dedicato a Borrometi Giovanni detto affettuosamente Lillo.
Lillo era un personaggio singolare che non passava inosservato a Pozzallo, anzi.
Era nato nel 1947, figlio ra za Pasqua e ro zu Giouggi Borrometi, e
deceduto il 18 gennaio 2005 e da ragazzo prendeva già il treno,
destinazione Genova laddove si imbarcava da marinaio e navigava il
mondo.
Da Pozzallo, Lillo appariva e spariva al contempo.
Indossava pantaloni bianchi, non avorio, né alabastro, ma decisamente
bianchi. Giacca blu, blu colore del suo mare.
Arrivava nel suo paese e ripartiva, tornava e se ne andava come le
onde del suo mare un tempo navigato dai greci.
Amava la sua Pozzallo, Lillo.
Passeggiava al Corso e quando incontrava qualche concittadino lo salutava
con un accenno leggero di sorriso.
Era simpatico, buono come un pane di casa, Lillo.
Era umile, aperto e con un cuore tenero.
Aveva solamente 57 anni quando se ne andò per sempre.
A Pozzallo, ancora oggi, in tanti ricordano una sua frase che ripeteva spesso:
"Se è veru ca u munnu gira, allura a ma casa a passari ri ca".
Lillo, personaggio estroverso, ha lasciato un segno del suo passaggio
a Pozzallo
Lillo, lo ricordano ancora in tanti come uomo fragile e buono.
Forse non è stato capito dai pozzallesi ma Lillo amava Pozzallo,
la sua gente e il mare.
A me piace immaginarlo così oggi, da lassù, dove riposa in pace e
viene svegliato da suo fratello Turiddu.
Turiddu:
"Lillo, tieni"
Lillo: "Ku fu'?"
Turiddu: "Lillu, iu sugnu, Turiddu"
Lillo: "Turi', cos'è?
"
Turiddu: "Un regalo, aprilo"
Lillo: "Ma io non ho mai spacchettato un regalo"
Turiddu: "Lillu ma tu rapulu"
Lillo aprì il regalo e sorrise nel pianto.
Dentro la scatola la scritta LILLOVE SUMMER 2020 POZZALLO.
LILLO: "Ma chi mi ha fatto questo omaggio, Turi'
Turiddu : "I ta niputi. Enrico u figghiu ri nuostru frati Francesco e Luca
u figghiu ri nuostra suoru Razietta" "Turi' aspettimi ca, ora viegnu" disse Lillo mentre incartava la luna.
Scese, arrivo' fino al Lido e regalò la luna ai nipoti, piangendo nel
sorriso.
Sopra la luna una scritta: "Enrico, Luca la luna per realizzare i vostri
sogni. Grazie vi voglio bene, firmato Lillo"
gs
La raffigurazione artistica di Lillo è opera degli artisti siciliani Elisa
Corallo e Saro Iemmolo.