24 luglio 2020

Pozzallo e' la movida del passato


di
Franco Blandino

mia foto - Antonio Colombo

Come tutti i piccoli paesi, Pozzallo non offriva molto in tema di svago o, divertimento.
La nostra movida era rappresentata ra' passiata o' cussu dopo la messa.
Era un'occasione per vedere, seppur a debita distanza, a' zita.
La ragazza dei nostri sogni.
Per le coppie "ufficialmente-ziti" invece, c'era il passeggio accompagnati da parenti.
Il gelato o, "u'piezzu ruru", era il culmine della serata che volgeva al termine.
A' ciappetta ha forma di elle, ri Vanninu Cicciarella e della 
moglie Jolanda,

Laboratorio Pasticceria Cicciarella
la sig.ra Jolanda e Giovanni Spadaro

 oppure quella ro' cafè ro' Spaccafunnari, chiamato così perché originario della vicina Ispica, erano i due bar che andavano per la maggiore per la loro posizione invidiabile, Piazza delle Rimembranze.
L'altro svago era rappresentato dal cinema.
Pozzallo ne aveva due.
C'era un terzo, u' cinema all'aperto che, veniva utilizzato in estate.
Aveva sedie di ferro e in fondo, un grande schermo bianco in muratura con ai lati i due bagni.
U' cinema Giardina, ubicato in centro Corso Vittorio Veneto, gestito dalla famiglia Caruso che, si avvaleva della collaborazione ri Nacaranu, uomo di fiducia della famiglia ed era colui che, all'ingresso, pizzicava u' bigliettu e durante la proiezione, aveva il compito di tenere decoro e silenzio in sala soprattutto, quando andava via la luce.
Personaggio indimenticabile, a' za Pippina re bamboloni, un caramellone di zucchero ed aromi. L'altro era situato in uno dei quartieri storici, a' Vanedda vicci ed era, u' cinema Diana.
Gestito dalla famiglia ri don Giuanninu Garofalo e dalla moglie.
Originario di Modica, don Giuanninu era un appaltatore con la passione del cinema.
Figura emblematica del cinema era don Turiddu Maccarranca e la moglie za' Lucia.
La caratteristica del cinema era rappresentata dalle prime file di sedie in ferro che, ogni qualvolta noi ragazzini, facevamo sentire all'arrivo sullo schermo ti Maciste oppure, ro' picciuottu nei film western. Entrambi i cinema avevano u' tettu ca si rapia e, nelle sere d'estate, lasciava intravedere il cielo stellato.
Quanti amori "ufficiali" e "clandestini" sono nati tra le poltrone di quei cinema che, rimangono un pezzo di storia di Pozzallo.

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                         - Silvana La Pira -

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