25 giugno 2020

Come le nostre nonne stiravano




Nelle case del Coindo nei primi anni del secolo scorso, lenzuola, asciugamani e vestiario intimo non venivano mai stirati, avevano altro da fare; si stiravano solo i vestiti della festa.
Il primo ferro da stiro che ho visto (anni ’30) era quello pesante che si metteva
direttamente sulla stufa.
La piastra si riscaldava e la nonna poteva stirare il tempo che durava questo calore, ovvero pochissimo. Insomma per dare una piega ai capi ci voleva davvero tanto tempo.
Ve le ricordate le stufe di una volta fatte a cerchioni concentrici i quali si toglievano uno ad uno, a seconda della grandezza della pentola da mettere?
Ebbene, quella era la stufa su cui si poggiava il ferro da stiro.
Successivamente ho visto utilizzare quello dove si mettevano le braci direttamente dentro al ferro. Quello per intenderci che, come cimelio, si trova ancora in tante case.
Era tutto nero e aveva l’apertura in alto che permetteva di riempirlo di braci ardenti.
Questo ferro aveva un’autonomia più grande rispetto a quello di prima.
Per poter stirare agevolmente si spruzzava la stoffa con dell’acqua.
La bruciatura era assicurata se non si aveva l’accortezza di mettere uno straccio tra la stoffa e il ferro. Le stoffe sintetiche non erano ancora arrivate nelle nostre case per cui i capi da stirare erano prevalentemente in canapa, lino o lana.

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