La storia di come nacquero le prime band di questa nuova Era musicale nel nostro piccolo paesino della Sicilia, Pozzallo. In particolare la storia di uno di questi gruppi musicali che in quei tempi si spartivano la scena musicale della nostra città, cioè gli “AISCOZ”, andando ad intervistare direttamente la loro chitarra solista, Giovanni Susino.
Come nacque la decisione di formare un gruppo musicale, chi eravate i componenti e cosa significava il nome della band?
– All’inizio degli anni sessanta, dopo la scuola media, studiavo presso l’Istituto commerciale aziendale di Ragusa, viaggiando con il treno come molti studenti di Pozzallo pendolari
. – Alla stazione di Pozzallo c’èra la coincidenza di due treni (le littorine), uno andava verso Ragusa e l’altro verso Siracusa e quindi, per tutti noi, studenti che studiavamo a Ragusa o Siracusa, la stazione ferroviaria, alle sei di mattina, diventava anche un luogo d’incontro.
Così feci la conoscenza di tre ragazzi: Giovanni Zacco che studiava presso l’Istituto industriale di Siracusa, Angelo Zocco che frequentava l’Istituto d’arte di Siracusa e Calogero Scala che frequentava l’Istituto professionale per meccanici navali, sempre a Siracusa.
– Questi tre ragazzi avevano comprato chitarre elettriche (le prime che si vendevano dalle nostre parti), e batteria con l’intenzione di formare un complesso musicale.
– Quindi venuti a sapere che anche io strimpellavo la chitarra (non avevo ancora la chitarra elettrica ma una normale acustica che avevo comprato in un negozio di Ragusa per dodicimila lire nel 1963), mi chiesero se anche io volevo far parte di questo gruppo, dopodicchè contattammo una quarto elemento e cioè, Michele Parisi che suonava la fisarmonica.
– Così si formarono gli “AISCOZ”, il cui nome era semplicemente il risultato del minimo comune multiplo dei nostri cognomi.
Il nostro cantante era Martino Sansone, oggi pittore famoso, e il suo cavallo di battaglia era “Granada” che all’epoca cantava Claudio Villa.
Egli aveva, e forse ha ancora oggi, una gran voce da tenore e quando cantava dava un vero spettacolo per la potenza di essa
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– Quando Martino, per motivi di lavoro, emigrò negli USA, il suo posto lo prese Salvatore Tiralongo che, ancora oggi, si fa apprezzare per le sue esibizioni durante i matrimoni e il suo cavallo di battaglia era la canzone di Little Tony “Riderà” e “Nel sole” di Albano.
– Dopo qualche tempo il batterista Scala e il fisarmonicista Parisi furono sostituiti da Guglielmo Incatasciato e Pinuccio Colombo, così formammo i “nuovi AISCOZ”.
– Quali canzoni e generi musicali suonavate maggiormente?
– Poiché suonavamo per lo più per allietare i matrimoni, dove agli invitati piaceva ballare,
il nostro repertorio variava dai brani di liscio, mazurka, valzer, tango ecc. ai brani di cantanti e gruppi che andavano di voga in quegli anni sessanta, come rock n’ roll, boogie importati dagli USA, Inghilterra e Francia e brani dal Festival di Sanremo e Cantagiro.
– Tanto per citarne alcuni: “il tuo bacio è come un rock”, “Cuore matto”, “Deborah” e canzoni di gruppi come gli Equipe84, The Rockes, I Camaleonti, I Giganti, I Pooh, Mal and the primitives, etc.
– Ricordi un evento o un esperienza particolare del gruppo?
– Eventi particolari c’è ne sono stati parecchi.
Abbiamo partecipato ad un concorso organizzato dalla Cisl di Modica alta, classificandoci al secondo posto, eseguendo un’inedito “Aiscoz”, genere “shake” di moda in quegli anni
.Un altro evento, per noi importante, è quello di aver suonato in Piazza delle Rimembranze a Pozzallo inaugurando la prima sagra del pesce, manifestazione che tutt’ora continua.
E poi suonavamo molto a Marina di Modica ove, in quegli anni di boom economico, erano sorti due Night clubs ed era frequentata da molti turisti Tedeschi
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- Come era il vostro rapporto con le altre band e soprattutto con l’allora gruppo “di punta” i Black Stones?
– Noi siamo stati il primo gruppo musicale costituitosi in maniera molto formale e con il nome.
In quell’epoca si può dire però che c’èrano dei bravi musicisti che si riunivano e suonavano insieme, i Black Stones ed altri gruppi che sono venuti contemporaneamente a noi.
Il nome Black Stones, a quel che ricordo, era attribuito ai primi due componenti del gruppo.
– La differenza fra noi e i B.S., consisteva nel fatto che noi facevamo tutto da soli nel nostro ambito, mentre i B.S. avevano l’aiuto di due persone che gli facevano da impresari, comprando l’amplificazione e provvedendo ai contatti con i proprietari dei locali, ma con questo non voglio togliere assolutamente il merito di un ottimo chitarrista che era a quell’epoca Riccardo Scala e di bravo cantante che era Pietro Zisa.
Un grazie di cuore a Giovanni Susino; ci ha permesso di rivivere un momento importante quale quello della nascita di una delle prime band pozzallesi, che ha probabilmente spianato la strada a quelle odierne, ma che soprattutto ha fatto sì che lo rivivesse di riflesso
chi fino ad oggi non ne aveva avuto modo.
Marranzano