Tantu amuri e tantu sdignu.
Tanto amore e tanto disprezzo.
Si dice di un rapporto d’amicizia o d’altro genere
che si muta repentinamente in odio dichiarato.
che si muta repentinamente in odio dichiarato.
Tantu va la quartara all'acqua, fina ca si rumpi.
Tanto va il vaso di creta all’acqua, fino a
quando si rompe.
Questo proverbio indica chiaramente un fatto incontrovertibile:
che ogni cosa è soggetta all’usura del tempo e prima o poi si rompe definitivamente.
L’adagio si presta a molti usi, confacendosi tanto a oggetti quanto a persone,
per es. nel caso di chi ha una condotta di vita piuttosto sregolata e in questo modo sembra andare pericolosamente incontro a malanni.
Rispetta lu cani pi facci dillu patruni.
Rispetta il cane per rispetto del padrone.
Si dice quando si tratta bene una persona non esente da critiche
per rispetto di un suo congiunto a noi caro.
Visu a ‘rrisu e cori affisu.
Viso sorridente e cuore offeso.
Detto che tende ad invitare alla tolleranza nei riguardi di eventuali offensori,
nonostante ci sia dell’ipocrisia nel non manifestare apertamente i propri sentimenti.
Monaci e parrini, taliati la missa e
stoccaci li rini.
Monaci e preti, guardati la messa e
spezzaci le reni.
Sferzata di carattere anticlericale, autentica pasquinata che contiene purtuttavia un
fondo di verità,
nel senso che bisogna diffidare da singoli monaci e preti eventualmente soggetti al fascino di umanissime debolezze, non però della funzione ecclesiastica, verso cui bisogna
essere rispettosi.
L’arbulu s'addrizza quannu è nicu.
L’albero si raddrizza quando è piccolo.
Suggerimento di carattere didattico-pedagogico di estrema attualità:
non è mai troppo presto per impartire l’educazione al figlio,
in modo che gli insegnamenti inculcati da piccolo possano imprimersi bene nell’animo ed accompagnarlo nei lunghi anni
della sua esistenza.
Iúnciti cu lli miegli di tia, e appizzaci li spisi.
Stai con i migliori di te, anche a costo di perderci le spese.
Crediamo non occorrano altri commenti.
'Ncapu lu re, c’è lu viceré.
Sopra il re, c’è il vicerè.
Spesso chi assume un ruolo subalterno comanda di più rispetto a chi detiene il sommo potere,
come il vicerè rispetto al re.
Acqua e fuecu nun ci cògliri ‘mprisi.
Non fare imprese che riguardano acqua e fuoco.
L’aspetto pericoloso di questi due elementi,
cioè il fuoco e l’acqua, era particolarmente sentito in una società arcaica,
ma è valido ancora, come invito alla prudenza nell’aver a che fare con essi.
La matinata fa la iurnata.
La mattinata fa la giornata (lavorativa).
Assimilabile al detto il mattino ha l’oro in bocca.