04 dicembre 2013

" POZZALLO "


Insegna di Benvenuto

Pozzallo possiede una economia
prevalentemente marittima,
essendo un importante centro
peschereggio e principale scalo
del capoluogo Ragusa.
   Non mancano attività 
                agricole e commerciali.             
                                                                            
Famosa è, per esempio,la
produzione delle rinomate carrube,
utilizzate in tutta l'Europa come
addensanti naturali 
per dolci e gelati.


Castello Di Martino

La costruzione iniziò su commissione della famiglia Di Martino intorno al 1930, ma non venne mai completato e sorge in rovina di fronte al porto, su una collinetta. Per qualche anno, 
fino al 2012, ha ospitato la Via Crucis vivente.


 Municipio

Il Palazzo, dedicato a Giorgio La Pira, fu architettato da Giovanni Raimondi e la costruzione iniziò nel 1923, 
per terminare nel 1926.
Conserva la caratteristica forma a "U", con l'aggiunta di due corpi laterali. Annesso al palazzo è la Villa Comunale, in cui sono presenti numerose specie vegetali, tra cui 
palme, oleandri e fichi.
Dal 1928 è utilizzato come Municipio.
Nella piazzetta del municipio si trova una mappa del comune di Pozzallo, nella quale vengono evidenziati con un colore più scuro il palazzo e 
la Chiesa Madre.


Lungomare Pietre Nere

 La principale spiaggia di Pozzallo è il Lungomare Pietre Nere, ampia e ben attrezzata, durante la stagione estiva, per ogni tipo di divertimento.
 Sul lido Pietre Nere potrete infatti trovare numerosi stabilimenti con tutti i comfort per trascorrere una rilassante giornata di mare, ma anche attrezzature sportive, come campi da beach volley e molto altro. 
Il Lungomare Pietre Nere presenta anche un’altra caratteristica molto apprezzata: confina esattamente con il centro di Pozzallo, e 
in particolare
 con Piazza della Rimembranza e 
Corso Vittorio Veneto. 
Ciò significa che vi troverete ad un passo dai più importanti monumenti della città e dai numerosissimi locali pronti ad accogliere il vostro appetito o la vostra 
voglia di divertimento.  
                               

Monumento ai Caduti.

Piazza delle Rimembranze, c’è un Il Monumento ai Caduti. Realizzato ed eretto nel 1928 da Benedetto D’Amore, circondato, ai lati della piazza, da ben quarantasei palme, tante quanti furono gli eroi (marinai) caduti 
nella I guerra mondiale. Il monumento di Pozzallo è un soldato che, nudo e fiero, con le natiche sodissime e strettissime, guarda verso il mare che ha di fronte e, di tanto in tanto, con commiserazione, ai tantissimi perditempo che non fanno altro che passiare 
su e giù per la Piazza.
Le sue mani vanno al timone che oltre che a simboleggiare il suo essere soldato di mare, ha il compito di nascondere, del timone, la barra che, nel 1928, doveva obbedire a un certo dettato che la voleva molto virile e fin troppo ottimista.
Il monumento ai caduti di Pozzallo non faceva eccezione. Piero Chiara, il quale sosteneva che attraverso questi monumenti, muovendosi su e giù per l’Italia, si sarebbe potuta addirittura scrivere una Storia d’Italia, in tono minore certo, un po’ grottesca ovvio, ma certamente molto, molto aderente allo spaccato del paese mai nazione, raccontava di un certo monumento che per troppa virilità venne censurato dal vescovo che lo avrebbe dovuto benedire il giorno dell’inaugurazione. Lo scultore,
 quindi, dovette procedere alla realizzazione di una foglia di fico 
in lamiera posticcia da apporre 
sopra a tanta virtù.
Una botta di vento, però, alla sera ripristinò il vigore autentico.  


Piazza delle rimembranze

Piazza delle rimembranze è il cuore del paese.
Circondata da 46 palme, ognuna di esse rappresenta un nostro caduto in guerra.
Sempre viva in qualsiasi momento 
della giornata!
Il martedì offre il mercatino dei 
coltivatori diretti, nel periodo natalizio piccoli stand locali, e in estate concerti e la 
sagra del pesce.
Nei dintorni trovi un po di tutto...
fastfood, farmacia,
 banca e ristorantini..


Bellamagna - Benarifi: 

La contrada Bellamagna, non lontano dalla direttrice Modica-Pozzallo, si trova in un’area dalla quale si dominano quasi tutto il territorio che degrada fino al mare ed un ampio tratto di costa che va da Porto Ulisse fino a Donnalucata.
Il sito è interessato da una vasta necropoli a grotticelle artificiali, in parte riutilizzata da una necropoli tardoantica con piccoli ipogei e fosse sub-divo: nel piano di deposizione delle tombe 65, 73 e 44, infatti, è stato ricavato un loculo. Le tombe riferibili alla cultura castellucciana sono distribuite, in prevalenza, sopra e sotto la strada carreggiabile Bellamagna - Zimmardo che ha tagliato la necropoli. Sono state censite ottantasette tombe, di cui settantanove disposte nelle balze lungo questa strada e con orientamento prevalente a Sud e Sud - Est, le altre si trovano distribuite disordinatamente lungo il braccio di strada che piega verso la case Benarifi e la cava Giarrusso: alcune di esse (tombe 85-87) sono state tagliate 
proprio dalla strada.
La tipologia tombale canonica si riscontra in circa trentaquattro tombe; nella t. 44, t. 69 e t. 72 sono presenti anche delle nicchie. In particolare si segnalano la t. 5 che presenta una risega, che fa quasi da cornice, nell’ingresso più interno posto tra anticella e cella, la t. 15 e la t. 17 con celle a pianta subrettangolare. Un gruppo di tombe affiancate - nn. 18, 19, 21, 23 e 26 - presenta una comune caratteristica che è costituita da una canaletta che gira attorno all’imbocco ed in qualche caso è presente anche una canaletta scavata nella soglia: sembra che in questa parte della balza rocciosa sia stato particolarmente avvertito il problema del deflusso delle acque. Infine si segnalano la t. 42 per l’ingresso caratterizzato da una cornice e, soprattutto, la t. 29 con prospetto decorato con due coppie di lesene ai lati dell’ingresso.
Interessanti risultano anche alcuni tentativi di escavazione non portati a termine come le tombe 52, 71 e 77 con ampi padiglioni, anticelle e quindi minuscole celle inutilizzabili. In totale le tombe lasciate allo stato incoativo sono una dozzina. Il resto delle tombe è a pianta circolare o subcircolare, del tipo a forno.


La Fontana

La famosa fontana all’incrocio tra via Rapisardi e via dell’Arno, realizzata con un manufatto raffigurante quattro grandi pesci, non c’è più. Delfini o sogliole giganti? Il dilemma è durato anni. Piazzata in bella mostra nella rotatoria di ingresso in città, fu realizzata a suo tempo in lamierino di ferro. Materiale che, a contatto con l’acqua, è risultato assolutamente inadatto. Più volte i soliti buontemponi si sono divertiti a riempire la vasca di detersivo. Quasi a voler simbolicamente liberare dalla ruggine quei poveri e “anonimi” pesci. Nei giorni scorsi alcuni operai del Comune, con l’ausilio di una gru, se la sono portata via come ferro vecchio.“Ecco come vengono spesi i nostri soldi – esclamano due pensionati assidui frequentatori della piazzetta Padre Pio – mentre la fontana viene divelta; il progetto è costato alcune decine di migliaia di euro che avrebbero potuto essere spesi per finalità sociali”. Oggi, in piena crisi economica ed occupazionale, è fatale che i cittadini, appartenenti alla categoria dei comuni mortali, dimostrino ad ogni occasione una forte disaffezione nei confronti delle istituzioni. Che, purtroppo, rischia di diventare irreversibile. “L’azzeramento della fontana – dicono in molti – oltre ad avere messo la parola fine 
ad uno spettacolo sinceramente brutto a vedersi, ha prodotto probabilmente anche un certo risparmio per le casse del Comune, considerati i costi da sostenere per la manutenzione ordinaria, la pulizia ed il consumo di acqua”.


Chiesa di Santa Maria di Portosalvo

La chiesa fu costruita nel 1746 su uno sperone di roccia adiacente al mare, dai primi abitanti che si stanziarono a Pozzallo. La chiesa venne eretta a parrocchia nel 1886, venne danneggiata durante la seconda guerra mondiale, fu sconsacrata in occasione del restauro (finanziato dalle offerte della principale famiglia borghese della zona, gli Avitabile) e venne riaperta il 15 ottobre 1951. Dopo una lenta decadenza, si decise per il restauro della chiesa, che terminò nel 2007. 
Alla vecchia struttura è stato aggiunto il campanile ed è stata aggiunta una facciata, 
nel lato nord,in stile moderno.

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                         - Silvana La Pira -

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