In una città chiamata Selem, in Libia,
vi era un grande stagno,
tale da poter nascondere un drago,
il quale, avvicinandosi alla città, uccideva con il fiato tutte le persone che incontrava.
Per placare la bestia i poveri abitanti gli offrivano due pecore al giorno ma quando queste cominciarono a scarseggiare, furono costretti ad offrirgli una pecora e un giovane tirato a sorte.
Un giorno fu estratta la giovane figlia del re,
la principessa Silene.
Il re offrì il suo patrimonio e metà del regno,
ma la popolazione si ribellò,
avendo visto morire tanti suoi figli.
Dopo otto giorni di tentativi, il re dovette cedere e la giovane
fanciulla si avviò dignitosamente verso lo stagno per essere offerta al drago.
In quel momento passò di lì un giovane cavaliere di nome Giorgio,
il quale saputo dell'imminente sacrificio, tranquillizzò la principessa,
mettendo al suo servizio la propria lancia.
Quando il drago uscì dalle
acque, sprizzando fuoco e fumo dalle narici,
Giorgio non si spaventò, e affrontandolo lo trafisse con la sua lancia
ferendolo e facendolo cadere
a terra.
Poi disse alla principessa Silene di
non aver timore e di avvolgere
la sua cintura al collo del drago,
il quale prese a seguirla docilmente
verso la città.
Gli abitanti erano atterriti nel vedere
il drago avvicinarsi,
ma Giorgio li tranquillizzò dicendo loro di
non aver timore poiché:
Iddio mi ha mandato a voi per liberarvi
dal drago:
Se abbraccerete la fede in Cristo,
riceverete il battesimo ed io ucciderò il mostro »
Allora il re e la popolazione si convertirono
ed il prode cavaliere uccise il drago e lo fece portare fuori dalla città
trascinato da quattro paia di buoi.
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